Grottaglie (Taranto) - Lunedì 1 settembre la polizia carica il sit-in pacifico organizzato dal Presidio contro la realizzazione del Terzo Lotto della discarica di rifiuti tossici.
Donne, bambini, gente anziana: tutti i partecipanti al pacifico sit-in contro l’apertura della nuova discarica Ecolevante ed in difesa della nostra salute si è trasformato in una specie di mattanza cilena. Gente inerme, seduta per terra, presa a calci e manganellate da poliziotti e carabinieri, mentre i vigili urbani di Grottaglie chiudevano la strada al traffico per evitare che queste violenze fossero visibili anche agli automobilisti. Altri cittadini fermati sono stati identificati all’interno della discarica quasi fosse una succursale del commissariato.
Per fortuna, ci sono video, foto e prove certe di ciò che è accaduto. Chi, come noi, protesta contro ecomostri ed ecomafie, finisce per intasare gli ospedali, com’è accaduto il 1° settembre del 2008. Al pronto soccorso, sono infatti arrivati una ventina di cittadini feriti dalle forze dell’ordine. Per uno di essi, è stato necessario il ricovero. Cittadini che, al pronto soccorso, sono poi stati piantonati dagli stessi agenti di Polizia di Stato visibilmente preoccupati dalle denunce.
Malgrado questi metodi da dittatura, il presidio non si ferma. Denuncia e continuerà a denunciare tutti gli abusi di questa nuova discarica, il famigerato terzo lotto, che sorge su una condotta di acqua potabile, tra siti archeologici e realtà produttive, a due passi da una casa famiglia per diversamente abili, in una provincia – quella di Taranto – che dal punto di vista ambientale è già nel disastro.
Autorizzazioni concesse dai politicanti locali con carte falsate da gravi omissioni e violazioni delle norme ambientali della società Ecolevante: tutte questioni per le quali Ecolevante e Provincia di Taranto sono stati rinviati a giudizio.
Ma nulla di tutto ciò richiama l’attenzione delle forze dell’ordine quanto un gruppo di pacifici manifestanti da picchiare e intimidire. Andremo sino in fondo a questa brutta storia senza farci fermare dai complici degli inquinatori e invitiamo già da adesso alle prossime mobilitazioni.
Da anni i cittadini di Grottaglie portano avanti la lotta contro l’ampliamento della discarica. Da più di un anno presidiano la terra dove vorrebbero costruirla; un presidio di democrazia dal basso contro affarismi, imbrogli, devastazione ambientale, che ha conquistato l’appoggio della popolazione costruendo coscienza ed autodeterminazione.
Del terzo lotto della discarica non solo non ce n’è bisogno, ma sarebbe dannosa per tutta la popolazione, in una provincia, quella di Taranto, già pesantemente inquinata. Il presidio, insieme a tante altre realtà pugliesi combatte contro il modello inceneritorista e delle discariche sostenendo che un’altra strada si può percorrere, quella di Rifiuti Zero, e che la salute e il proprio territorio non possono essere messi in discussione.
Le cariche della polizia non fermeranno questa sacrosanta battaglia Il sit-in è sgomberato ma al presidio campeggia ancora la scritta "potranno tagliare tutti i fiori...ma non riusciranno mai a fermare la primavera!"
Basta inceneritori e discariche! Solidarietà al Presidio di Grottaglie!
Tratto da:
● Solidarietà al Presidio di Grottaglie da ATTAC Italia
su Blog del Presidio Permanente, 4 settembre 2008
● Carica della polizia sul presidio di Grottaglie (Ta)
su Carta, 3 settembre 2008
lunedì 8 settembre 2008
Carica della polizia sul presidio No Discariche di Grottaglie
Etichette:
No Discariche
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento